2023 / 12 / 12 - 2:40
Il sogno ha luogo in un'aula, lì stavo discutendo della Divina Madre (concetto della gnosi) con altre persone. Nonostante nella vita non abbia mai avuto esperienze dirette, le stavo narrando come se le avessi avute. Uno degli ascoltatori, colpito profondamente, iniziò a ringraziare e adorare la Divina Madre, quasi identificandosi con essa. Mentre questo accadeva, iniziai a parlare con un altro individuo apparentemente non influenzato, ricordando un evento che sembrava voler evitare. Il ricordo era legato a un giradischi.
Ricordi Mistici
Allora io glielo faccio emergere e gli dico di indagare e lui è come se mi dicesse "nono, è meglio che la smetti e non continui" e intanto nella testa, che era pelata, gli appaiono tipo delle fiacche/bolle (queste stesse bolle le avevo viste durante un AP in cui stavo emettendo luce tra le due mani). Io è come se aprendo la bocca riuscissi a fare il suono del giradischi, a punto pure lui inizia ad impazzire e a fluttuare a un metro parallelo al pavimento. Allora io continuo a fargli emergere questo ricordo fino a che questo climax non raggiunge l'apice e pure lui raggiunge questa comprensione totale e inizia a commuoversi e a ringraziare la divina madre. Al ché cammina dal primo ragazzo, parlando a lui come se fosse la divina madre e inizia a ringraziarlo e l'altro annuisce e lo indica come per intendere "hai capito pure tu ora".
Impressioni
In tutto ciò la mia sensazione era quella di distacco totale e di paura di perdere la mia identità se avessi raggiunto anch'io quello stato. Mentre vedevo questi delirare mi chiedevo "Come fanno a sapere tutta la verità ora? Sono pur sempre qui davanti a me e si potrebbero star immaginando tutto". Era una sensazione di scetticismo mista a ripudio di quello che stavano provando. Possibilmente è proprio la morte dell'io che mi spaventa, perché percepivo di essere spaventato all'idea di poter diventare come questi.
Riflessioni a Caldo
Riflettendo, mi resi conto che il ricordo del giradischi era stato evocato attraverso un suono: un mantra che riusciva a trasmettere ogni dettaglio e sensazione, proprio come mi era stato spiegato dal mio maestro il giorno precedente.